LO SCONOSCIUTO È FAMILIARE

Un illusorio potere
ridurre le distanze
vedere e riconoscere
quando la morte appare

Vedi e sei sorpreso
ti trovi nell’orrore
niente per te è tangibile
ricevi immagini e immagini
e non distingui

Io riesco a piangere
la morte mi circonda
mi assedia quella morte
vorrei cancellare le sue forme
ma le vedo ancora
ritornano nella mia mente
rivedo i bambini
non so se piangere ancora
rivedo il sangue
risento le voci strozzate
gli sguardi muti
non so se piangere ancora

Cola il sangue
sul viso della bambina
non sai se è il suo
gli occhi vivi e spenti insieme
la morte di fronte
ora incredula
di nuovo nella luce

Lei, una, è salva tra i morti
lei, una, è viva tra il sangue
lei, una, ha visto l’orrore
lei, una, ha udito silenzi vuoti
lei, una, è tra noi

Lei non dimenticherà
cerchiamo di ricordare
come fossimo stati
a Beslan

Luisella Carretta, Genova, settembre 2004