ARCHIVIO ATTIVO*
L’idea alla base del progetto Artpool è quella di creare un “archivio attivo” realizzato da specifiche attività artistiche. Questo differisce dalle pratiche tradizionali di archiviazione in quanto l’”ARCHIVIO ATTIVO” non raccoglie solo materiale esistente ‘là fuori’, il modo stesso in cui opera genera anche il materiale da archiviare. Documentando i pensieri che circolano nella rete mondiale di arte libera e autonoma, questo archivio vivente è posto in essere, ma resta comunque invisibile per l’arte orientata verso il profitto.
La continuità dell’attività di Artpool viene mantenuta attraverso pubblicazioni e la costruzione di relazioni personali. Artpool contribuisce a progetti e processi paralleli in modo creativo e comunicativo e organizza i propri eventi legati ad argomenti specifici. L’archivio si espande attraverso inviti a progetti, tramite la cooperazione e lo scambio, nonché grazie alla diffusione di informazione e all’ampliamento della rete di contatti.
L’”ARCHIVIO ATTIVO” è un’istituzione vivente che può essere interpretata come un’opera d’arte organica e aperta o una forma di pratica artistica attivista. Il suo campo d’azione è il mondo intero; funziona con uno scopo e una direzione precisa rilevando con sensibilità i cambiamenti e adeguandosi di conseguenza. Nel programma rinnovato annualmente, che dopo essere stato definito continua a modificarsi in base agli eventi, solo il concetto fondamentale resta inalterato.
Nel corso del tempo i documenti accumulati nell’”archivio attivo” diventano soggetti di ricerca storico-artistica. L’interrelazione delle metodologie di ricerca storica e artistica migliora la capacità del singolo, in modalità mai sperimentate prima, di percepire i problemi e di avventurarsi in nuovi metodi di ricerca, in precedenza sconosciuti.
I due principali vantaggi dell’”ARCHIVIO ATTIVO” sono che un’arte orientata verso una visione del futuro non si separerà dal suo passato, e che un approccio dinamico alla storia andrà a sostiurie un approccio ermetico e privo di futuro. Questi due fattori rappresentano i principi e le condizioni fondamentali di un cambiamento di paradigma nel mondo dell’arte.
György Galántai, 1979-2003
Tradotto dall’inglese da Vittore Baroni e pubblicato in: M. Y. A. 2016 – A Year of Archives in Motion Newsletter, Issue 1, January 2016, pp 6-7.